Romanzo di Honoré de Balzac, pubblicato nel 1833. è generalmente
considerato il migliore, dal punto di vista artistico, dei 96 romanzi
costituenti il ciclo della grande
Commedia umana. L'avarissimo
papà Grandet tiranneggia la debole moglie e la figlia Eugenia, che vive
la sua esistenza vuota e triste. Essa ama timidamente il cugino Carlo, ma cinque
anni dopo egli sposa un'altra. Le muoiono i genitori; Eugenia rimane sola,
ricchissima ma disincantata di tutto. Si sposerà, rimarrà vedova e
si voterà ad opere benefiche. Eugenia e suo padre sono due delle
più riuscite creature di Balzac. Notevoli sono in questo romanzo la
minuzia dell'analisi psicologica e la descrizione sconsolata e realistica della
vita di provincia.